L’Egitto è uscito sconfitto dallo spareggio contro il Senegal per un posto ai prossimi Mondiali in Qatar del 2022. I Faraoni si sono arresi ai calci di rigore dopo che i tempi regolamentari si erano chiusi sull’1-0 per i padroni di casa, che avevano così pareggiato il risultato della gara d’andata.
Una lotteria dei rigori fatale per la seconda volta quest’anno agli egiziani, dopo la finale di Coppa d’Africa persa nella stessa maniera e sempre contro la Nazionale di Koulibaly e Mane. Ma stavolta c’è stata molta polemica, dovuta soprattutto ai copiosi laser puntati dai tifosi locali contro i rigoristi egiziani. Ma del resto chi di laser ferisce, di laser perisce, come ha fatto capire l’ex portiere del Ghana Fatau Dauda.
L’ex Ghana gode per i laser contro Salah
La “tattica” dei laser per infastidire ed accecare chi sta per calciare un penalty era stata vista spesso anche in Italia, ma quanto successo a Dakar ha raggiunto livelli inarrivabili. Salah e compagni sono stati investiti da numerosi fasci di luce, che in qualche maniera devono aver avuto l’effetto sperato, dato che gli egiziani hanno sbagliato ben 3 dei 4 rigori calciati nella serie finale. C’è da dire però che nella gara d’andata giocata a Il Cairo, lo stesso trattamento era stato riservato ai senegalesi dai tifosi dei Faraoni. I quali tra l’altro erano anche recidivi…
La “rivincita” di Dauda
L’ex portiere del Ghana Fatau Dauda infatti non ha dimenticato quando durante una partita di qualificazione ai Mondiali di Sudafrica del 2014 i supporter egiziani lo avevano preso di mira per tutti i 90 minuti infastidendolo oltremodo con i famigerati laser. Per questo, vedendo la sconfitta dell’Egitto e soprattutto il modo in cui essa è arrivata, non ha saputo trattenersi dal commentare sui social: “Che succede Egitto, ho sentito che vi state lamentando dei laser…? Il karma esiste“.
Una sorta di rivincita, a quasi dieci anni di distanza…
