Il derby scandinavo di Nations League tra Svezia e Norvegia è terminato 2-1 in favore dei norvegesi. Decisivo, manco a dirlo, Erling Haaland, autore della doppietta che ha annichilito le resistenze svedesi. E al termine del match il neo centravanti del Manchester City ha raccontato di esser stato provocato per tutto il match dal difensore avversario Goran Milosevic, con il quale si è preso una bella rivincita sul campo.
La “vendetta” di Haaland
È stato lo stesso Haaland a raccontare ai microfoni di TV2 quanto successo con Milosevic durante la sentita sfida tra Svezia e Norvegia: “Per prima cosa mi ha chiamato puttana (Jävla horunge, in svedese letteralmente ‘puttana del cazzo’) e posso tranquillamente assicurare che non lo sono. Poi mi ha minacciato di rompermi le gambe. Quindi dopo un minuto e mezzo ho segnato, è stata quella la cosa più importante. È stato giusto così“. Dopo aver messo a segno il goal del momentaneo 0-2 (definitivo 1-2 di Elanga a tempo scaduto), il centravanti ha guardato il suo avversario con aria di sfida prima di zittire il pubblico svedese presente alla Friends Arena di Solna.
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Milosevic nega tutto
Rispondendo alle accuse mossegli dall’ex Borussia Dortmund, il difensore dell’AIK ha negato tutto: “Non ho mai detto quelle cose“, ha raccontato alla tv svedese. “È piuttosto scortese quello che dice, perché io non parlo norvegese e lui non parla svedese, quindi non so come avremmo potuto comunicare. Tra l’altro io non parlo inglese in campo, quindi è molto particolare che dica cose che non ho detto“.
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Qualunque cosa Milosevic abbia detto ad Haaland, e dalle immagini è evidente che qualcosa gli abbia detto, le sue frasi devono proprio aver scatenato una reazione nell’attaccante. Il difensore forse avrà imparato una lezione: mai provocare quel biondo centravanti…