Sulla vicenda Maignan si sono esposti alla spicciolata un po' tutti: dai club coinvolti alle alte cariche del calcio e dello sport italiano e mondiale, dai giornali alle tv, ma ancora mancava la versione di coloro ritenuti colpevoli di quei beceri cori razzisti contro il portiere del Milan.
Da qualche ora sui social, le pagine legate al tifo organizzato dell'Udinese hanno iniziato a difendersi accusando invece l'estremo difensore francese: "Il gesto non è stato verificato da nessuna forza dell’ordine o giudice sportivo".
Caso Maignan, i tifosi dell'Udinese si difendono e passano al contrattacco
Quanto accaduto sabato sera durante la sfida Udinese-Milan continua inevitabilmente a far discutere, e dopo la dura reazione di Maignan, la promessa di provvedimenti da parte del club friulano e le opinioni più o meno richieste di gran parte del mondo del calcio e non solo, adesso intervengono anche coloro che sono considerati unanimemente i colpevoli, i tifosi del club bianconero, che tramite una pagina Instagram legata al tifo organizzato friulano, Curva Nord Udine Amarcord, si difendono e di fatto accusano il portiere rossonero di essersi inventato tutto.
"Una cinquantina di telecamere, microfoni, forze dell'ordine, 25.000 persone allo stadio e l'unico ad aver sentito questi fantomatici cori razzisti è stato Maignan???", si legge nel post. "Presidente Fifa che rimane indignato dopo aver lucrato tutto il possibile sul calcio, presidente CONI che condanna ovviamente il gesto che però non è stato verificato da nessuna forza dell'ordine o giudice sportivo! Gente che condanna la nostra curva perché Tizio ha sentito al bar la mamma di Caio a cui la sorella di Sempronio gli ha detto che l'amico ha visto al tg che... Ma di cosa stiamo parlando?!".
"Come le pecore, in tv o nei social dicono una cosa e tutti ci credono? Prima di diffamare una tifoseria, una gente, un popolo che ci siano delle prove almeno", concludono i tifosi friulani.