Gli anni alla Sampdoria
“Sono stato uno dei presidenti più odiati della Sampdoria, perché i tifosi non hanno mai accettato né capito la mia romanità. Infatti quando ho acquistato la Samp il mio vero sogno era quello di comprare la Roma. Quando me ne sono andato sapevo che mi avrebbero rimpianto: con me stavano in Europa, ora stanno andando in Serie C.
L’inno della Samp è brutto? Ho sbagliato a dirlo, sono stato sciocco. Ma è la verità! È una noia, quando inizia la partita l’inno dovrebbe dare brio. Guarda quello della Roma, sono tutti a cantare. Con l’inno della Sampdoria la gente se ne va. Quando ho detto così, non mi hanno più sopportato.
Mi hanno anche minacciato di morte. Mi hanno mandato una testa di maiale, ma non mi sono mai spaventato. Ho risposto ‘Non potevi mandarmi un prosciutto? Almeno ce lo mangiavamo’”.


