La finale del Mondiale per Club tra Chelsea e PSG ha lasciato una scia di polemiche fuori dal campo, per colpa della brutta rissa che ha visto protagonisti, tra gli altri, Luis Enrique e Joao Pedro. La tensione era palpabile sin dal fischio finale di una partita dominata dal Chelsea, soprattutto nel primo tempo, e la situazione è degenerata in un convulso post-partita di cui si parlerà per lungo tempo.
La rissa che ha oscurato la finale
Al termine dei 90 minuti, con il Chelsea che si è imposto nettamente per 3-0 sul PSG, i nervi sono saltati. La delusione e la frustrazione per la pesante sconfitta hanno avuto il sopravvento, portando a scene degne di un incontro di wrestling più che di calcio. In questo caos, Luis Enrique è stato ripreso mentre metteva le mani addosso a Joao Pedro, un gesto che non è certo passato inosservato.
Le dichiarazioni di Luis Enrique: "Sono stato uno stupido"
Il tecnico del PSG ha provato a giustificarsi durante la conferenza stampa post-partita. Ha ammesso il suo errore, dichiarando: "Avremmo dovuto impedire che la situazione degenerasse, ma c'era molta tensione. Sì, sono stato uno stupido. Ho visto Maresca e altri spingere, e ho reagito impulsivamente". Nonostante le scuse, il suo comportamento è stato ampiamente criticato sui social e non solo.
La versione di Joao Pedro: "Non sanno perdere"
Dal canto suo, Joao Pedro ha raccontato una versione dei fatti leggermente diversa, sottolineando la mancanza di sportività degli avversari: "Sono andato a proteggere Andrey, e in quel caos sono finito per essere spintonato. Fa parte del gioco… ma la verità è che non sanno perdere". Un’affermazione che ha gettato ulteriore benzina sul fuoco della critica.
Il commento di Al Khelaifi:
Mentre si attende la decisione della FIFA in merito a possibili sanzioni, il presidente del PSG Nasser Al Khelaifi si è schierato a difesa del suo allenatore, affermando convinto: "Abbiamo l'allenatore più disciplinato e rispettoso del mondo. È andato a separare le persone ed è stato provocato. Bisogna avere rispetto anche per gli allenatori delle altre squadre". Una difesa che appare però in netto contrasto con le immagini viste in campo.