L'impatto di Leo Messi nella Major League Soccer americana è stato a dir poco devastante: 4 partite giocate in Leagues Cup e altrettante vittorie dell'Inter Miami, condite da ben 7 reti e un assist dell'argentino. Semplicemente un calciatore di un altro livello, nonostante i 36 anni, per la realtà calcistica nordamericana. Ma l'effetto dell'arrivo della Pulce nella franchigia della Florida non è tangibile solo all'interno del terreno di gioco, ma anche in tutto ciò che c'è intorno: continui sold out e pubblico sempre in delirio per lui; aumento esponenziale di visibilità e seguito della lega, merchandising ai massimi storici.
Dopo nemmeno un mese dal suo arrivo a Miami, Messi è già indiscusso protagonista e leader dello spogliatoio del club, e nessuno può intralciarlo in nessun modo, pensa...il licenziamento. La decisione presa dal club nelle ultime ore nei confronti del portiere olandese Nick Marsman è in tal senso emblematica.
I dubbi di Marsman sull'arrivo di Messi
Quando ad inizio Giungo iniziarono a farsi più insistenti le voci di un possibile arrivo di Leo Messi nella MLS ed in particolare all'Inter Miami, incalzato sull'argomento Marsman, 32enne estremo difensore con un passato nel Twente e nel Feyenoord dal 2021 in Florida, aveva espresso tutte la sua perplessità: "Personalmente penso che questo club non sia pronto per l'arrivo di Messi. Abbiamo uno stadio temporaneo e le persone possono entrare in campo senza problemi. Ad esempio, non ci sono recinzioni. Non c'è sicurezza neanche quando andiamo dal campo di allenamento allo stadio". Parole che, dopo un paio di mesi, gli sarebbero costate care...
Buyout
Evidentemente il pensiero divergente di Marsman riguardo un possibile arrivo a Miami di Messi, poi concretizzatosi, non deve essere piaciuto a Beckham e soci, che avvalendosi di una precisa regola della MLS hanno dato il benservito all'olandese: "L'Inter Miami CF ha annunciato oggi di aver esercitato il buyout del Salary Budget Charge sul contratto della Major League Soccer del portiere Nick Marsman", ha scritto la franchigia della Florida in uno striminzito comunicato. Chiaramente il club non ha specificato se la decisione fosse imputabile alle parole del portiere di un paio di mesi fa, ma la sensazione è proprio quella...