In Serie A si respira aria di rivoluzione generazionale. Il weekend appena trascorso ha messo in luce un dato ormai evidente: il nostro campionato non è più solo terra di grandi campioni affermati, ma anche un palcoscenico per giovani talenti pronti a prendersi la scena.
Non solo Pio Esposito e Camarda
A Milano è arrivata la prima gioia di Francesco Pio Esposito, classe 2005, che con la maglia dell’Inter ha trovato il gol tanto atteso. Non da meno Francesco Camarda con la maglia del Lecce, che dopo aver siglato il 2-2 contro il Bologna ha esultato con una corsa sfrenata sotto la curva.
Emozioni forti anche per Honest Ahanor, 17 anni, protagonista di un’ottima prova contro la Juventus: l’Atalanta ha creduto in lui, sborsando 17 milioni di euro per strapparlo al Genoa, e la scelta sembra già ripagata. Il Napoli si affida invece a Marianucci, difensore del 2004 arrivato dall’Empoli per 10 milioni: contro il Milan a San Siro ha avuto la sua prima grande occasione, complice l’emergenza difensiva, e ha mostrato personalità da veterano.
La meglio gioventù
In provincia, invece, brillano due esterni del Como: Jesus Rodriguez, spagnolo classe 2005, già decisivo con gol e assist, e l’olandese Addai, suo coetaneo, su cui Fabregas non ha nascosto le altissime aspettative. Nell'Udinese emergono Gueye, senegalese 2006 con già 5 reti in Ligue 2, e il compagno scozzese Miller, subito protagonista in Coppa Italia. Mentre il Verona lancia Fallou Cham, terzino gambiano proveniente addirittura dalla Serie D. Infine Balentien, 2006 acquistato dal Milan, che ha stupito tutti e che vanta numeri importantissimi nel percorso giovanile.