Caso Acerbi, duro sfogo di Juan Jesus: "Triste vicenda, non mi sento tutelato"

calcio italiano27/03/2024 • 17:13
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Juan Jesus
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Continua a far discutere, in particolare in casa Napoli, la decisione del Giudice Sportivo di assolvere Francesco Acerbi dall'accusa di razzismo ai danni di Juan Jesus durante la sfida tra l'Inter e i partenopei. Nella giornata di ieri, il brasiliano aveva manifestato il proprio dissenso cambiando la foto del profilo Instagram e impostando l'immagine del pugno chiuso, simbolo del Black Power e della lotta alla razzismo. Quindi il durissimo comunicato del Napoli, che ha riferito di non voler più prendere parte a iniziative antidiscriminatorie organizzate dalla lega, poiché ritenute "di mera facciata" dal club. Nel pomeriggio di oggi, il duro sfogo di Juan Jesus mediante una nota pubblicata sul sito del Napoli. 

La nota di Juan Jesus 

"Ho letto più volte, con grande rammarico, la decisione con cui il Giudice Sportivo ha ritenuto che non ci sia la prova che io sia stato vittima di insulti razzisti durante la partita Inter-Napoli dello scorso 17 marzo" recita la nota di Juan Jesus. "È una valutazione che, pur rispettandola, faccio fatica a capire e mi lascia una grande amarezza. Sono sinceramente avvilito dall'esito di una vicenda grave, che ho avuto l'unico torto di aver gestito 'da signore', evitando di interrompere una partita importante con tutti i disagi che questo avrebbe comportato per gli spettatori che stavano assistendo al match, e confidando che il mio atteggiamento sarebbe stato rispettato e preso, forse, ad esempio. Probabilmente, dopo questa decisione, chi si troverà nella mia situazione agirà in modo ben diverso per tutelarsi e cercare di porre un freno alla vergogna del razzismo, che, purtroppo, fatica a scomparire".

"Non mi sento tutelato"

"Non mi sento in alcun modo tutelato da questa decisione - prosegue la nota - che si affanna tra il dover ammettere che <è stata raggiunta sicuramente la prova dell'offesa> e il sostenere che non vi sarebbe la certezza del suo carattere discriminatorio che, secondo la decisione, solo io e in buona fede avrei percepito. Non capisco davvero in che modo la frase <Vai via n**o, sei solo un n***o> possa essere certamente offensiva ma non discriminatoria. Non comprendo, infatti, perché mai agitarsi tanto quella sera se davvero fosse stata una semplice offesa rispetto alla quale lo stesso Acerbi si è sentito in dovere di scusarsi. Non mi aspettavo un finale di questo genere che temo, ma spero di sbagliarmi, potrebbe costituire un grave precedente per giustificare a posteriori certi comportamenti. Spero sinceramente che questa, per me, triste vicenda, possa aiutare tutto il mondo del calcio a riflettere su un tema così grave e urgente".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

calcio italiano27/03/2024 • 17:13
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Tags :Napoli

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