Il 21 Novembre 2021 è una data che Victor Osimhen riuscirà difficilmente a dimenticare. Nei primi minuti della sfida giocata a San Siro dal suo Napoli contro l’Inter infatti, l’attaccante ebbe un terribile scontro di gioco contro il nerazzurro Milan Skriniar. Un impatto devastante che lo costrinse ad uscire dal campo e a subire un delicato intervento chirurgico a causa di multiple fratture scomposte allo zigomo e all’orbita. Dopo una lunga assenza il nigeriano rientrò in campo grazie ad una maschera protettiva, e tornò a fare quello che meglio sa fare: i goal. A distanza di mesi il centravanti partenopeo è tornato a parlare di quell’infortunio all’emittente radiofonica Wazobia FM.
Il racconto di Osimhen
“L’infortunio che ho subito contro l’Inter è stato come un’esperienza pre-morte“, esordisce Osimhen. “Posso spiegare solo io come mi sono sentito, perché il viso era mio e il corpo era mio, sono l’unico che sa cosa ho provato“. Il centravanti nigeriano ha poi proseguito: “Sono riuscito ad uscire dal campo da solo, senza barella, ho capito che potevo gestirlo. Quando sono arrivato in ospedale, ho detto al mio medico che sarei stato fuori per due settimane al massimo. Dalle radiografie invece era venuto fuori che avevo molteplici fratture ossee che hanno dovuto rimuovere e riparare di nuovo all’interno. Ho qualcosa come 18 viti sotto la mascella“.
“Non dormivo nè mangiavo”
La convalescenza dall’infortunio è stata molto dura per Osimhen: “Ne ho passate tante: per molte notti non ho potuto dormire, non ci riuscivo, dal dolore mi era impossibile anche mangiare“. L’attaccante è comunque riuscito a venirne fuori, soprattutto grazie al suo carattere: “Alla fine sono un leone e conosco il tipo di mentalità che ho. Nella mia mente, avevo già programmato il mio ritorno dopo l’intervento chirurgico“, ha concluso l’attaccante del Napoli.