È andato in scena ieri, venerdì 24 ottobre, il primo di una serie di vertici destinati a segnare i prossimi mesi della Lazio. Nel quartier generale biancoceleste si è riunito il tavolo dirigenziale per tracciare una rotta, in vista di un gennaio che si preannuncia caldo sul fronte del calciomercato. Una pianificazione obbligata non solo dalla classifica, ma anche e soprattutto dall’emergenza infortuni che sta mettendo a dura prova la rosa consegnata a Maurizio Sarri la scorsa estate.
I nomi sul tavolo
Nel corso di questo incontro il tecnico toscano non ha usato troppi giri di parole: servono rinforzi. Promesse e lacune estive, unite a una disponibilità numerica risicata in alcuni reparti, impongono alla società di intervenire con decisione. La priorità individuata è una mezz’ala di livello che completi il reparto: Dele-Bashiru sta crescendo, ma per Sarri non basta. Tra i profili sondati nelle ultime ore ci sarebbe Ilic, ritenuto compatibile per caratteristiche con il sistema di gioco biancoceleste. Sul taccuino anche un esterno offensivo, con il nome di Insigne che continua a circolare nell'ambiente laziale.
Cessioni in vista
Parallelamente, il summit ha aperto il capitolo uscite. Belahyane e Noslin figurano in cima alla lista dei possibili partenti già a gennaio, per liberare spazio in lista e generare margini di manovra. Uno sfoltimento che potrebbe essere propedeutico anche ad altri movimenti, in attesa del pronunciamento della Commissione sulla trimestrale al 30 settembre: passaggio formale il cui esito potrebbe incidere sui vincoli operativi del club.
La sensazione, al termine del vertice, è che la Lazio sia entrata in una fase cruciale per correggere la propria rotta: la sessione invernale non sarà soltanto un'occasione per attuare qualche semplice ritocco, ma un banco di prova che dirà molto sulla reale ambizione del progetto tecnico in essere. Sarri ha indicato la direzione in maniera chiara, ora la palla passa alla società.


