La priorità assoluta del Milan è il rinnovo di Mike Maignan. In un momento cruciale per la programmazione delle prossime mosse, il club rossonero ha deciso di fare tutto il possibile per trattenere il portiere francese, leader tecnico ed emotivo della squadra, oggi più che mai simbolo del nuovo corso. Il contratto di Maignan scade il 30 giugno 2026, ma il tempo inizia a diventare un fattore e in casa Milan nessuno vuole arrivare al punto di non ritorno.
Il piano del Milan per Maignan
La posizione della società è chiara: la porta del Milan, anche nella prossima stagione, deve essere difesa da Magic Mike. Le sue prestazioni, la continuità ritrovata e soprattutto il peso specifico all’interno dello spogliatoio hanno rafforzato questa convinzione. La fascia di capitano al braccio non è solo un simbolo, ma il riconoscimento di una leadership che coinvolge compagni, allenatore e ambiente. Emblematico, in questo senso, il messaggio social di Matteo Gabbia, che riflette un pensiero condiviso nello spogliatoio: Maignan è uno dei pilastri da cui ripartire.
Il piano del Milan prevede un rinnovo pluriennale con una base di 5 milioni di euro netti a stagione più bonus, un sensibile aumento rispetto agli attuali 2,8 milioni. Un segnale forte, anche se resta il dubbio che questa proposta non sia sufficiente. Se Maignan arrivasse a scadenza, da parametro zero, potrebbe ottenere condizioni economiche superiori tra stipendio e bonus alla firma. È per questo che il club, pur considerandolo la prima opzione in assoluto, continua a monitorare altri profili, per non farsi trovare impreparato in caso di rottura definitiva.
I contatti tra le parti non sono quotidiani, ma esiste un impegno reciproco a riaggiornarsi prima che una delle due decida di chiudere. Igli Tare, prima della gara di Coppa Italia contro la Lazio, ha ribadito la volontà del club: “Mike è un ragazzo fantastico e cercheremo di trovare una strada insieme”. Un messaggio che conferma come la porta resti apertissima.
{/* @ts-expect-error AMP custom element */}Una trattativa che parte da lontano
La trattativa, però, va avanti da molto tempo. Il rinnovo sembrava cosa fatta già lo scorso gennaio, ma un periodo di rendimento non esaltante da parte del portiere francese aveva spinto la dirigenza a rivedere al ribasso l’offerta iniziale. Da lì lo stop e il gelo. In estate Maignan aveva anche ascoltato il Chelsea, ma di fronte a un’offerta ritenuta insufficiente dal Milan non ha forzato la mano, dimostrando grande professionalità. Allegri ne ha chiesto la conferma senza esitazioni e il francese ha risposto sul campo, tornando decisivo: i rigori parati a Dybala e Calhanoglu contro Roma e Inter hanno portato in dote quattro punti pesantissimi.
Di sicuro, il contesto economico ha inciso sulla precedente offerta rossonera. Senza Champions League, il Milan ha dovuto contenere il monte ingaggi, convincendo campioni come Modric e Rabiot ad accettare stipendi più bassi. Ma la prossima stagione, con il ritorno nell’Europa che conta, i margini di manovra cresceranno. Senza superare il tetto fissato attorno ai 7 milioni complessivi di Leao, il Milan è pronto a portare avanti un ultimo tentativo.


