Il quotidiano spagnolo Relevo si concentra su De Laurentiis e sul suo modo di gestire il Napoli, intervistando giocatori che sono passati sotto la sua gestione come Llorente, Reina e Josè Callejon.
Il dittatore De Laurentiis
Il quotidiano spagnolo Relevo ha scritto un articolo sul presidente del Napoli De Laurentiis, in vista della sfida di Champions League di questa sera contro il Real Madrid.
Relevo è andato a intervistare alcuni giocatori spagnoli passati sotto la sua gestione e il ritratto fatto del presidente partenopeo non è dei più lusinghieri. L'articolo ricorda come il Napoli e ADL siano indagati per l'affare Osimhen e la figuraccia social fatta proprio con il nigeriano. Poi partono le interviste ai calciatori.
Pepe Reina su di lui si è mostrato parecchio astioso: "Chiusi molto male con lui, si comporta come un dittatore, non posso dirne nulla di buono. Preferisco non parlare di lui."

Le accuse di Llorente e Callejon
Tra gli altri intervistati c'è Fernando Llorente, anche lui non proprio pieno di buone parole per il suo ex presidente: "È molto presente nella squadra e scende spesso negli spogliatoi. Ho vissuto momenti difficili lì perché ci siamo schierati contro di lui quando ha deciso che dovevamo andare in ritiro. Ancelotti ci difese ed è probabilmente per questo che è stato esonerato poco dopo. Ci ha multati tutti per essersi opposti a lui."
Pure un giocatore con una storia importante a Napoli come José Maria Callejon non ha avuto parole lusinghiere per De Laurentiis: "Nella mia settima stagione al Napoli, mi hanno offerto il rinnovo a gennaio, poco prima che iniziasse la pandemia. Ho detto no alla prima proposta di De Laurentiis perché sentivo che forse il mio tempo lì era già finito. Inoltre mi aspettavo di più dal club. Sono stato lì sette anni, ho giocato 350 partite. Non ne ho persa una per infortunio, e solo una per squalifica. Mi aspettavo uno sforzo del club che invece non è arrivato.
Quella stagione è stata prolungata di due mesi e ho giocato gratuitamente a luglio e agosto, il mio contratto è terminato il 30 giugno. Ho chiesto loro una sorta di prolungamento di due mesi e hanno letteralmente risposto che potevo tornare a casa il 30."