L'avversaria dell'Italia
L'Italia troverà sul proprio cammino l'Irlanda del Nord, nel percorso A. Un avversario alla portata, che alimenta le ambizioni italiane in vista dei prossimi Mondiali. Nell'altra semifinale, avrà luogo l'incrocio tra Galles e Bosnia Erzegovina. Questa partita determinerà la possibile avversaria della Nazionale di Gattuso in finale, nel caso in cui gli Azzurri dovessero riuscire a strappare il pass per questo incontro decisivo. L'eventuale finale si giocherà in trasferta per l'Italia, con la scelta che ricadrà dunque su Cardiff o Sarajevo.
Gli altri abbinamenti
Congo e Iraq approdano direttamente in finale. Le loro avversarie, invece, arriveranno rispettivamente dalle semifinali tra Nuova Caledonia e Giamaica, e tra Bolivia e Suriname. L'Ucraina affronterà la Svezia, mentre dall'altro lato del tabellone ci sarà Polonia-Albania, nel percorso B. La Turchia incontrerà la Romania, nel percorso C. Nell'altra semifinale ci sarà la partita tra Slovacchia e Kosovo. Nel percorso D, la Danimarca dovrà vedersela con la Macedonia del Nord, mentre la Repubblica Ceca ospiterà la Repubblica d'Irlanda. Da questi incroci usciranno le altre cinque qualificate ai Mondiali.
Come funzionano i playoff
Il nuovo format prevede la creazione di quattro percorsi eliminatori, ognuno dei quali porterà una nazionale al Mondiale. L’Italia partirà dalla prima fascia, grazie al miglior ranking FIFA accumulato negli ultimi mesi: un vantaggio non da poco, perché garantirà agli Azzurri di disputare in casa la semifinale, una gara secca in cui sarà fondamentale canalizzare il sostegno del pubblico e approcciare il match con lucidità e intensità.
In semifinale l’Italia affronterà una delle squadre inserite nella quarta fascia, composta dalle nazionali “ripescate” in virtù dei risultati ottenuti nei gironi della Nations League 2024/25. Si tratta, sulla carta, dell’avversario più abbordabile possibile, ma la storia recente insegna quanto sia pericoloso sottovalutare le gare secche e come il divario tecnico possa ridursi rapidamente in situazioni di forte pressione.
Se gli uomini di Gattuso dovessero superare la semifinale, arriverebbe poi alla finale playoff, anch’essa in gara secca. Qui l’avversaria uscirà dalla sfida tra una nazionale della seconda fascia e una della terza, mentre il fattore campo verrà deciso tramite sorteggio. Un dettaglio tutt’altro che irrilevante, considerando che giocare in trasferta può cambiare radicalmente atmosfera, ritmo e difficoltà dell’incontro.
Un calcio ai fantasmi del passato
Per l’Italia, questa fase rappresenta non solo un crocevia sportivo, ma anche psicologico. La Nazionale dovrà affrontare i playoff con la consapevolezza dei propri mezzi, ma senza la paura delle ombre del passato. Servono concretezza, attenzione e capacità di gestione: qualità che nelle precedenti campagne sono mancate.
Il Mondiale è il palcoscenico che più di ogni altro definisce l’identità di un movimento calcistico. L’Italia non può permettersi un nuovo passo falso. Il 20 novembre non arriverà ancora il verdetto, ma si conoscerà il sentiero da percorrere, consapevoli che un altro fallimento non possa essere contemplato.


