A pensarci bene basta davvero poco per entrare nelle grazie di una squadra. Non serve vincere chissà quali trofei o regalare giocate indimenticabili; è sufficiente fare la cosa giusta al momento giusto. E segnare il gol decisivo allo scadere nel derby, con tanto di sfottò nei confronti degli avversari, è un buon modo per farsi ricordare.
Questo è proprio ciò che ha fatto Enzo Maresca, attuale allenatore del Chelsea ed allora centrocampista della Juventus di Marcello Lippi. Il 24 febbraio 2002 si gioca il derby della Mole allo Stadio Olimpico contro un Torino a dir poco indemoniato. Si tratta di una gara importantissima per la classifica, con i bianconeri a rincorrere l'Inter - per poi superarla definitivamente il 5 maggio - e i granata invece a difendere il proprio orgoglio nella stracittadina.
Il protagonista è appunto Maresca, ma solo nei minuti finali.
Torino-Juventus 2-2, il racconto del match
La Juventus parte meglio con Trezeguet, che al 10' ha già segnato il gol del vantaggio: tanto per cambiare di testa su assist di Davids. I bianconeri continuano a spingere ma non riescono a chiudere la partita, il cuore granata mantiene i padroni di casa in corsa. Del Piero e Nedved non sembrano essere in grande spolvero, quindi la squadra di casa riesce in qualche modo a reggere e ad arrivare all'intervallo con uno svantaggio minimo.
Nella ripresa accade l'impensabile, il Toro la ribalta. Prima bomber Ferrante al 64' e poi addirittura Cauet all'80'. Buffon è battuto due volte in pochi minuti e la partita sembra ormai sfuggire ai bianconeri, con annessa possibilità di giocarsi lo scudetto fino all'ultima giornata. Poi però ecco il protagonista di giornata, Enzo Maresca.
All'89' Thuram la butta dentro su una punizione, al centro dell'area svetta il centrocampista sopra a tutti - nonostante non sia un gigante - e la tocca di testa alla perfezione. Stavolta a Bucci non riesce il miracolo come pochi minuti prima. La palla dunque carambola in rete fra lo stupore generale: bianconeri al settimo cielo, i granata invece non ci possono credere.
Gol decisivo a pochi secondi dallo scadere, 2-2 definitivo. E come decide di esultare Maresca? Mimando le corna del Toro con le due mani sopra la testa, correndo a zig zag proprio come se fosse il feroce animale in cerca della sua preda. Uno sfottò vero e proprio nei confronti dei cugini rivali, che infatti non prendono per niente bene l'esultanza dell'avversario: i giocatori in campo accennano la rissa, i tifosi allo stadio tuonano fischi.
Ma poco dopo l'arbitro fischia la fine della partita e Maresca si rifugia negli spogliatoi. Il parapiglia si risolve in un attimo, ma intanto la Juve conquista un punto prezioso lasciando a dir poco l'amaro in bocca al Toro, che non potrà mai dimenticare l'esultanza di Maresca.