Uno dei motivi che può portare allo scontro allenatori e giocatori? I divieti. Spesso i tecnici portano avanti delle convinzioni da imporre alla propria rosa e non in tutti i casi vengono accolte con particolare amore.
[tps_title]David Moyes[/tps_title]
Arrivato a Old Trafford per sostituire una leggenda come Sir Alex Ferguson, David Moyes si è subito complicato la vita da solo. Già il fatto di cambiare abitudini radicate negli anni in quello spogliatoio rischiava di creare dei problemi, ma Moyes per togliere l’imbarazzo ha deciso anche di vietare le patatine fritte ai suoi calciatori. All’esonero dell’allenatore, Rio Ferdinand dirà che “non era una cosa per cui avrei fatto la rivoluzione, ma diede sicuramente molto fastidio a tutti. Quando arrivò Giggs, la prima cosa che chiedemmo fu di andarci a mangiare le patatine tutti insieme”
[tps_title]Pep Guardiola[/tps_title]
Pep Guardiola, che nelle squadre in cui ha allenato invece ha avuto molto più ascolto, ha vietato la pizza ai suoi uomini. L’allenatore del City ci tiene molto alla forma dei suoi calciatori ed è intransigente con chi supera il peso forma: qualsiasi sia il calciatore, importante o no, va fuori. Lo ha raccontato Gael Clichy: “Tutti gli allenatori ti dicono che ti metteranno fuori se vai sovrappeso, ma Guardiola è l’unico che lo ha fatto davvero. Il mister ci ha vietato alcune succhi e ovviamente la pizza. Se il tuo peso è 60kg ma ne pesi 70, non puoi giocare a calcio. E ci sono alcuni compagni che in questo momento non si stanno ancora allenando con noi. Sul campo e fuori dal campo ogni dettaglio conta”.
Sotto questo punto di vista Guardiola è intransigente e fa salire i suoi calciatori sulla bilancia per controllarli personalmente e prima delle partite tutti mangiano allo stadio in modo da controllare il menù ed evitare che qualcuno sgarri. Chi si presenta sovrappeso, non si allena.
[tps_title]Scolari e il sesso[/tps_title]
La proibizione di Scolari vogliamo sperare che non sia verificabile personalmente come quella di Pep Guardiola: il tecnico, ai tempi del Brasile, aveva pregato i suoi calciatori – davanti ad una sala stampa inginocchiata dalle risate – di non fare strane acrobazie durante il sesso prima dei mondiali. In quel periodo il dibattito sul sesso prima delle partite era parecchio acceso e Scolari aveva acconsentito all’atto, senza però compiere strane acrobazie: “Il sesso va bene, ma niente acrobazie. Se si tratta di sesso normale d’accordo. Se è normale, è normale, non lo è se si salta troppo in alto. Di norma, i rapporti sessuali vengono praticati in maniera equilibrata, ma ci sono certe forme, certe maniere, persone che fanno delle acrobazie, e questo non va bene!”
[tps_title]Mourinho[/tps_title]
Nonostante il suo carattere spinoso, di Mourinho si dice non sia uno con paranoie particolari con i calciatori che tiene spesso in armonia. Se alcuni voci sussurrano proibizioni a Pogba per quanto riguarda il basket, la più famosa – e certificata – ci porta al gioco dei Pokemon, che per qualche mese è stata una vera fissazione per tutti. A Mourinho non piaceva che i suoi calciatori si deconcentrassero dalle tattiche prima delle partite con il gioco dei Pokemon e ha deciso di vietarlo
[tps_title]Fabio Capello[/tps_title]
Ai mondiali in Russia, invece, Fabio Capello ha proibito ai suoi calciatori di utilizzare tutti i social network. Può essere elemento di distrazione e soprattutto creare inconvenienti in momenti delicati del Mondiale. Una scelta alquanto strana, che alcuni allenatori hanno replicato in futuro, ma che non hanno di certo portato la Russia sul tetto del mondo.
[tps_title]Domenech astrologo[/tps_title]
Ricorderete Domenech come allenatore perdente della finale Mondiale 2006. Le sue teorie erano tutte astrologiche: sceglieva i calciatori in base all’oroscopo e odiava i leoni, tanto che in difesa non osava schierarne nemmeno uno, e gli scorpioni, che rischiavano di far danni al gruppo. Sarebbe stato capace di lasciare Messi in panchina in una finale se il suo oroscopo gli avesse detto male?
[tps_title]Marsène Wenger[/tps_title]
Quando Arsène Wenger arrivò all’Arsenal, dunque almeno 3000 anni fa, molti dei calciatori godevano di parecchi vizi, tanto che lui non solo abolì dalla vita dei calciatori la birra e il fumo, ma anche il consumo di barrette Mars. Forse un tantino esagerato?