Roger Milla, il leone indomabile

bomber story07/06/2018 • 14:22
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Riassumere la carriera di Roger Milla in poche righe è certamente offensivo per un’autentica leggenda del calcio mondiale. Ma proveremo lo stesso a farvi capire chi è stato e cosa ha rappresentato l’attaccante camerunense nella sua infinita carriera. Segnatevi bene le date, perchè stenterete a credere alla sua longevità sportiva. Albert Roger Mooh Miller, meglio noto come Roger Milla, nasce nella capitale Yaoundè nel 1952 e a 13 anni firma già il suo primo contratto da professionista con l’Eclair de Douala. Nonostante una caterva di gol segnati in patria, sbarca nel calcio europeo solo nel 1977, quando viene ingaggiato dal Valenciennes in Ligue 1. Nel campionato francese ci rimarrà fino al 1989, vestendo anche le maglie di Monaco, Bastia, Saint Etienne e Montpellier e realizzando un centinaio di reti.

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Roger Milla in azione con la maglia del Monaco nel 1979

Niente di eccezionale, dirà qualcuno. Un ottimo attaccante, prolifico e continuo nel rendimento. Ma perchè oggi lo consideriamo un’icona di questo sport, e la popolare rivista France Football lo ha addirittura proclamato calciatore africano del secolo? È soprattutto in nazionale che si alimenta la sua fama leggendaria. Dopo aver esordito con la casacca dei leoni africani quattro anni prima, Roger Milla disputa il mondiale nel 1982, all’età di 30 anni. Il Camerun è nel girone dell’Italia di Bearzot che poi trionferà, Roger segna nella gara inaugurale contro il Perù ma la sua rete viene annullata per un fuorigioco molto dubbio. Gli africani, senza perdere neppure una volta, vengono eliminati dagli azzurri solo per la peggiore differenza reti. Tutto lascia presagire che sarà l’ultima rassegna iridata per Milla, ma il destino ha in serbo per lui pagine straordinarie. Nel 1984 prende parte alla spedizione olimpica di Los Angeles, condita da un gol nella gara contro la Jugoslavia.

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Roger Milla contrastato da Marco Tardelli nel mundial 1982

Dopo aver conquistato due edizioni della Coppa D’Africa, nell’estate del 1989 il vecchio Roger sembra stanco e appagato e, in cuor suo, medita il ritiro. Lascia Montpellier e si trasferisce nell’isola delle Reunion, nell’Oceano Indiano, per giocare al piccolo trotto in una squadra locale. La nazionale è ormai un ricordo, e Milla decide di lasciarla ufficialmente con tanto di partita d’addio. I “leoni indomabili” si qualificano per i Mondiali del 1990, e Roger si prepara a guardare in tv le imprese dei suoi compagni. Pochi mesi prima delle “notti magiche”, però, accade l’impensabile: Paul Biya, presidente del Camerun, telefona personalmente a Roger Milla e lo convince a tornare in campo per i campionati del mondo in Italia.

A 38 anni suonati, è una delle stelle più luminose di Italia 90. Gioca 5 partite, tutte partendo dalla panchina, e realizza 2 doppiette contro Romania e Colombia. La sua contagiosa esultanza entra nell’immaginario collettivo: corre verso la bandierina e danza al ritmo di Makossa, una musica molto popolare in Africa. Diventerà persino uno spot pubblicitario della Coca Cola. Il gol più celebre lo mette a segno negli ottavi di finale, quando il folcloristico portiere colombiano Renè Higuita prova a dribblarlo ma Roger non si lascia ingannare e lo umilia, regalando al Camerun il sogno di disputare i quarti di finale contro l’Inghilterra di Lineker. I leoni usciranno solo ai supplementari dopo alcuni torti arbitrali, ma poco importa: al ritorno in patria, Milla è ormai diventato un eroe nazionale.

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Una delle immagini simbolo di Italia 90: Higuita prova il dribbling su Milla, che non si fa ingannare e segna

Storia finita? Neanche per sogno. Roger Milla torna a giocare nel campionato camerunense, l’affetto della sua gente gli fa dimenticare la voglia di appendere gli scarpini al chiodo. Certo, quando i leoni indomabili si qualificano per Usa 94, nessuno pensa che il 42enne di Yaoundè possa essere convocato. E invece, come in una favola, una petizione popolare “spinge” il ct Henry Michel a portare l’eterno bomber in quello che sarà il terzo campionato del mondo della sua carriera, primo africano a raggiungere questo traguardo nella storia. E non si tratta dell’unico primato: Roger Milla segna nella partita disputata contro la Russia, e diventa il marcatore più vecchio della storia in una fase finale della Coppa del Mondo. Record, ci piace ricordarlo, tuttora imbattuto.

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L’esultanza del 42enne Milla dopo il gol alla Russia nei Mondiali del 1994

A questo punto, non farete fatica a credere che la carriera di Roger Milla continui per altre due stagioni prima di dire basta, questa volta per davvero. I numeri, alla fine, sono impressionanti: 431 reti in 846 gare ufficiali disputate, un gol ogni due partite. Oggi il vecchio leone africano, la cui popolarità non è minimamente scalfita a distanza di anni, oltre ad essere ambasciatore del Camerun si occupa di raccolta e smaltimento rifiuti e cerca di aiutare i giovani più sfortunati del suo amato paese. Per gli amanti del calcio che hanno avuto la fortuna di vivere il periodo a cavallo tra gli anni 80 e 90, Roger Milla rimarrà sempre uno dei bomber più celebri e amati.

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Roger Milla oggi

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