Il postpartita di Fiorentina-Atalanta è stato più movimentato del previsto. La coda polemica finale è uscita dagli spogliatoi e riempito le pagine dei giornali sportivi, anche se ufficialmente non si conosce cosa sia accaduto nei meandri dello Stadio Artemio Franchi. A far capire che comunque qualcosa di non ordinario sia effettivamente accaduto è stato il direttore generale dei viola Joe Barone, che a margine della conferenza per il ‘Premio Fair Play educare tifando’, ha dichiarato di esser dovuto intervenire per placare gli animi.
La versione di Barone
Il dirigente viola non è sceso nei particolari, ma ha fatto capire che al termine della partita non è proprio filato tutto liscio: “Difficile commentare quello che è accaduto perché c’è un’indagine da parte della Procura Federale. Io sono entrato nello spogliatoio dell’Atalanta cercando di calmare gli animi, poi è successo quello che è successo. É stata una partita molto tesa, sicuramente non un bell’esempio di fair play. Adesso lasciamo lavorare i componenti federali affinché prendano delle decisioni su quanto avvenuto ieri sera”.
“Nel calcio ed in particolar modo in Serie A avremmo bisogno di maggior fair play. Negli anni scorsi in trasferta a Bergamo io, Commisso e Vlahovic siamo stati oggetto di offese razziste. Noi e l’Atalanta in vista del prossimo incontro dovremmo lavorare per calmare gli animi”, ha concluso Barone parlando dell’accaduto, per poi passare ad altri argomenti legati alla squadra e alla società.
