La Juventus e Max Allegri hanno trovato un accordo per la risoluzione del contratto, che prevede una buonuscita per lui e il suo staff. Decisivi gli incontri tra il tecnico ed Elkann.
La buonuscita di Max Allegri
Sembrava una lotta destinata a terminare nelle fredde aule di tribunale quella tra la Juventus e Allegri, dopo che il club aveva licenziato il tecnico per giusta causa. Pochi giorni e invece è arrivata una risoluzione amichevole, che rende entrambe le parti più o meno contente. Ieri è stato infatti raggiunto l'accordo e Allegri avrà la sua buonuscita, anche se non è l'anno di contratto che gli rimaneva.
II tecnico chiedeva i suoi 7 milioni di stipendio più i due di bonus eventuali. A questi andavano aggiunti gli stipendi del suo staff, che sono altri 5 milioni circa. Il totale netto era di 14 milioni, a cui la Juve avrebbe aggiunto le tasse. La separazione da Allegri ai bianconeri sarebbe costata dunque circa 20 milioni. L'accordo con la Juve si è però trovato su una cifra intorno ai 5 milioni.
Il ruolo di Elkann
Il grande freddo che si era creato tra la Juve e Allegri sembrava essere inscalfibile, tanto che i bianconeri avevano salutato il tecnico senza nemmeno ringraziarlo per questi ultimi tre anni. Inoltre, il danno d'immagine che si sono dati vicendevolmente rendeva la situazione ancora più complicata. È stato necessario l'intervento di John Elkann, capo di Exor, per trovare un accordo con Allegri.
I due si sono incrociati prima al Gran Premio di Montecarlo poi a Wembley, in occasione della finale di Champions League, e lì hanno discusso della situazione in modo amichevole, fuori dagli uffici e senza avvocati.
