Classe, talento e un grande punto di domanda sulle spalle: chissà che giocatore sarebbe stato senza gli infortuni. La risposta non la sapremo mai, ma la carriera di Pepito Rossi è stata sicuramente di livello. Dagli inizi al Manchester United al boom alla Fiorentina, passando per gli anni d'oro al Villarreal e le magie con la maglia della Nazionale. Adesso Rossi indosserà gli scarpini un'ultima volta, il 22 marzo allo Stadio Franchi di Firenze. In quello che sarà il giorno del suo addio ufficiale al calcio, il Pepito Day. Gabriel Omar Batistuta, Luca Toni, Antonio Cassano: saranno tantissimi i campioni presenti. Tra loro, anche una leggenda come Sir Alex Ferguson, suo primo allenatore ai tempi dello United. Una giornata che si preannuncia speciale.
Rossi: "Il 22 marzo sarà il Pepito Day, si terrà a Firenze perché è la mia seconda casa"
Chiamarsi Bomber era prsente alla conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati in cui Rossi ha spiegato: "Il 22 marzo sarà il Pepito Day. Sarà una festa per me, per la mia famiglia, per i tifosi della Fiorentina. Allo stadio Franchi, alle ore 18. Sarà una giornata piena di sorprese, una bella partita che giocheremo insieme ai miei ex compagni, una bellissima serata tra ex compagni ed ex allenatori. Cercheremo di far divertire tutta la gente. Mi auguro che sarà una bella festa per tutta Firenze. Ho scelto Firenze perché è la mia seconda casa. Ogni volta che torno qui mi sento bene, tra i fiorentini, in città… Con i tifosi abbiamo trascorso dei momenti bellissimi, allo stadio ma anche fuori. Sono stato qui solo tre anni, ma sono stati tre anni molto intensi, dove abbiamo creato dei ricordi stupendi, che rimarranno nella storia. E anche nei momenti un po’ più brutti, i tifosi e la città mi sono stati sempre vicini".
Pepito Day, ecco chi ci sarà: Toni, Batistuta, Cassano, Borja Valero, Ferguson...
Come detto, saranno tantissimi campioni presenti: "Vi svelo un po’ di nomi che ci saranno il 22 marzo. Sono molto orgoglioso di dire che ci sarà il mio primo allenatore da professionista, ovvero Sir Alex Ferguson. Sono molto, molto contento. Poi, ci saranno il grande bomber della Fiorentina Luca Toni, il mio compagno di Nazionale Antonio Cassano, ovviamente Borja Valero e Seba Frey e infine il grande Omar Batistuta. Sarà una grandissima festa per Firenze. Ferguson è stato il mio primo allenatore, quando ho firmato il mio primo contratto con il Manchester c’era lui. Averlo il 22 marzo per me è un grandissimo onore. Con lui ho giocato poco, neanche 20 partite, ma quando lo abbiamo chiamato per chiedergli di venire, lui ha risposto subito di sì. Questo ti fa capire che tipo di persona è: puoi essere Giuseppe Rossi, che con il Manchester non ha fatto praticamente niente, o Cristiano Ronaldo, che invece ha segnato migliaia e migliaia di gol con lo United, lui ti tratta uguale. Ho un grandissimo rispetto per lui".
Rossi su Fiorentina-Juventus 4-2
Parli di Pepito Rossi e pensi inevitabilmente a quel Fiorentina-Juventus del 2013. Una rimonta epica, da 0-2 a 4-2, e una giornata indimenticabile per tutto il popolo viola: "Bisogna sempre ricordare quell’incontro, una partita straordinaria che ci ha regalato emozioni uniche. Quelli che erano in campo con me, come Borja Valero e Pasqual che sono qui, conoscevano bene questa grande rivalità che c’era e che c’è ancora tra Fiorentina e Juventus. E poi soprattutto, indimenticabile per come è andata: da 2-0 per loro a 4-2 per noi. Una giornata stupenda. Abbiamo fatto la storia".
Il nuovo attaccante dell'Italia
30 presenze e 7 gol: è questo il bottino di Pepito con la maglia della Nazionale. Ora sembrano esserci due nuovi centravanti pronti a regalare raffiche di reti ai tifosi azzurri: "Kean e Retegui sono giocatori di livello, in grado di segnare tantissimi gol: il primo sta facendo cose importantissime con la Fiorentina, il secondo con l’Atalanta. Possono diventare preziosissimi per la Nazionale, ci auguriamo che i gol che stanno segnando possano farli anche lì. Speriamo Spalletti possa farli rendere al meglio. Chi è più adatto al gioco di Spalletti? Non lo so, dobbiamo vederli ancora giocare, soprattutto in Nazionale. E chissà, magari possono giocare anche insieme".
Borja Valero: "Il calcio è stato stronzo con Pepito. Era un giocatore unico, dalle potenzialità infinite"
In conferenza stampa, ha presenziato anche Borja Valero, ex compagno di Rossi sia al Villarreal che alla Fiorentina: "Pepito in quella partita con la Juve fece tantissime cose, ma io ho avuto la fortuna di viverlo in campo. Nonostante abbia avuto la sfortuna degli infortuni nel suo momento migliore, ha lasciato un ricordo pazzesco a Firenze. È un onore essere qui a fianco a lui. Perché oltre a essere stato un giocatore strepitoso, in grado di farti sognare quando aveva la palla tra i piedi, è una bellissima persona. E questa è la cosa che conta più di tutte. È stato un piacere essere stato un suo compagno e soprattutto un suo amico. Ancora oggi, parlarci ogni tanto, scambiarci dei messaggi, esserci l’uno per l’altro quando abbiamo bisogno è la cosa più bella che posso dire di Giuseppe, una persona che ha sempre vissuto per il calcio. Il calcio ogni tanto è stronzo, perché non gli ha permesso di esprimere al massimo le sue potenzialità. Forse qualcuno non si rende conto di quello che aveva questo uomo nei piedi. È un peccato che non sia riuscito a dimostrarlo, perché le potenzialità erano altissime. In quegli anni alla Fiorentina avremmo potuto davvero fare cose straordinarie. Era un giocatore unico. Però anche la persona è di una sostanza unica, è un vero piacere essere qui. Mi auguro verranno tantissime persone a salutarlo, se lo merita. Sarà un onore condividere il campo con leggende come Batistuta, con cui tra l’altro ho già avuto la fortuna di giocare in una partita del cuore di qualche anno fa. Ferguson è uno di quei nomi che rappresenta il calcio, sarà un piacere averlo lì vicino a noi".
Borja Valero e l'aneddoto su Pepito al Villarreal
Borja Valero, tra Villarreal e Fiorentina, con Pepito ha condiviso 5 anni di spogliatoio: "Ci sono poche cose curiose da raccontare su di lui. Davvero Pepito viva solo per il pallone: ogni secondo, nello spogliatoio, in palestra, aveva sempre il pallone tra i piedi, trovava sempre qualcuno con cui giocare in ogni momento. Posso raccontarvi questo aneddoto di quando giocavamo al Villarreal: lui era molto giovane, abitava da solo e faceva poca attenzione all’alimentazione, quindi il nutrizionista doveva per forza portargli la cena a casa tutti i giorni per farlo mangiare bene, visto che poi la domenica ci serviva".
Borja Valero sul calcio e la Fiorentina di oggi
Infine, Borja Valero parlato del calcio di oggi e ha fatto un paragone con il passato: "Oggi è cambiato tantissimo rispetto a quando giocavamo noi, non so quanti di quella Fiorentina potrebbero giocare adesso. Perché il calcio va a due mila. Fare tutte quelle cose belle che facevamo all’epoca sarebbe difficile da replicare ora, alle velocità con cui si gioca. I paragoni non sono mai belli. Sono comunque contento che la Fiorentina stia facendo molto bene, che abbia una bella squadra e spero possa continuare alla grande nei prossimi anni. Non c’è un giocatore di oggi in cui mi rivedo, anche perché io ero un calciatore abbastanza strano. Forse quello che può essere più simile a me è Fagioli, per caratteristiche e qualità. Sicuramente ci sono tanti giocatori di qualità quest'anno. Richardson ad esempio penso che abbia un grande potenziale, ma credo che gli manchi ancora un po’ di personalità per esprimersi al meglio. Cataldi può dare tantissimo a questa Fiorentina. Ma la cosa più importante è che adesso la Viola abbia tanta scelta anche in panchina".
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