0,6 mln, Andrea Barzagli (2010)
Marotta inizia la sua avventura alla Juve a giugno 2010, pochi mesi dopo la nomina a presidente di Agnelli. Assieme al nuovo dg sulla panchina bianconera arriva Gigi Delneri, forti della stagione appena passata alla Samp. Non c’è molto tempo per incidere sul mercato. E, infatti, non saranno indimenticabili né la stagione di Delneri, né la prima sessione estiva di mercato. A gennaio, però, Marotta va prendere dal Wolfsburg un campione del Mondo: Andrea Barzagli. Lo porta a Torino per 300 mila euro che potranno diventare 600 mila con i bonus. Ampiamente raggiunti in 8 anni di trionfi.
1,5 mln, Patrice Evra (2014)
“Non puoi sederti al ristorante da 100 euro con 10 euro in tasca. In Europa ci sono squadre economicamente irraggiungibili, per me sarà molto dura vedere una squadra italiana in finale di Champions League da qui a tanti anni a venire”. Inizia così la stagione della Juventus, con Antonio Conte che se ne va senza chiedere il conto. Arriva Allegri, arriva Morata, arriva Patrice Evra. Si consolida un canale di esperienza per la Juve che va a prendere uno dei terzini più forti e vincenti (14 titoli nazionali e 2 titoli internazionali con Monaco e Manchester). Arriverà la finale di Champions, persa a Berlino con il Barcellona per 1-3. Evra diventerà così il giocatore con il maggior numero di finali perse in Champions, ben quattro.
9+9 mln, Kwadwo Asamoah + Mauricio Isla (2012)
L’estate del 2012 è la prima con lo scudetto al petto per Marotta. Il ritorno in Champions. La Juventus lo battezza andando a prendere per 18,4 milioni di euro dall’Udinese la coppia di esterni composta da Asamoah e Isla (più fortunato il primo del secondo) e infilando una serie di operazioni infinite. Saranno quasi 65 a fine estate: Marotta inizia a far girare vorticosamente i giovani. E’ l’anno delle compartecipazioni Giovinco, Gabbiadini e Boakye, è l’anno di Leali, Rugani e Spinazzola, è l’anno degli svincolati (o quasi) Rubinho, Lucio e Nicklas Bendtner, è l’anno dei giovani talenti stranieri (Pogba su tutti, ma anche alcuni che non passeranno alla storia come Laursen, Hromada e Otin). E’ l’anno in cui Marotta inizia a diventare re del mercato di prospettiva. Trend che continua anche in inverno con Anelka prelevato dalla Cina per un totale di 45 minuti giocati.
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