C'era una volta il grande Real Madrid. Il Real Madrid del primo di Zidane, il Real Madrid di Cristiano Ronaldo, il Real Madrid capace addirittura di vincere 3 Champions League consecutive.
Poi però è arrivata la stagione 2018/19, nefasta per mille motivi. Dai campi in panchina (prima Lopetegui e poi Benitez, quindi Solari) alle umiliazioni in campo, su tutte l'eliminazione dalla coppa che più ama. Per giunta agli ottavi di finale, in casa propria e contro una squadra forte ma non ricca di campioni come quella dei Blancos.
Sì perché il Madrid, dopo aver vinto 1-2 l'andata ad Amsterdam, attende l'Ajax di Ten Hag per il ritorno. Molti la ritengono una pura formalità, nonostante gli olandesi abbiano dominato nel primo atto proponendo un gioco davvero spumeggiante. Fra questi c'è anche Sergio Ramos, che pensa bene addirittura di farsi ammonire perché in diffida, convinto che i suoi compagni lo avrebbero portato ai quarti di finale. E invece il capitano resta fuori al ritorno, costretto ad osservare la disfatta dei grandi di fronte a dei piccoli fenomeni.
Real Madrid-Ajax 1-4, il racconto del match
Piccoli fenomeni appunto, una squadra dal talento immenso e cristallino guidata dal più forte di tutti quella sera: Dusan Tadic. Il numero 10 serbo, la notte del 5 marzo 2019 al Bernabeu, sembra il miglior Messi. E il Real ha gli incubi.
Di fatti Ten Hag si presenta senza paura con un terzetto micidiale composto da Zyiech, Tadic e Neres, con De Jong in cabina di regia e De Ligt al centro della difesa. Il Real invece schiera il suo centrocampo titolare e pluripremiato composto da Casemiro, Modric e Kroos, mentre davanti c'è Benzema ed anche un giovanissimo Vinicius Jr.
Come inizia il match però, tutti allo stadio capiscono che le cose sarebbero andate ben diversamente da come si aspettavano. In realtà Varane avrebbe anche subito la palla del vantaggio sulla sua testa, ma colpisce la traversa. Lì finisce la partita del Real Madrid ed inizia quella dell'Ajax, quella del calcio totale.
Al 7' gli olandesi passano in vantaggio con Zyiech: Tadic recupera palla sull'errore di Kroos, serve subito il marocchino che col suo sinistro non perdona Courtois. Bernabeu gelato ed Ajax in vantaggio. Col passare dei minuti gli ospiti continuano a macinare gioco: gli attaccanti di Ten Hag non danno punti di riferimento agli spagnoli e infatti al 18' raddoppiano con Neres, che smarca Courtois e deposita in rete dopo l'ennesima assistenza meravigliosa proprio di Tadic.
Il Real cerca di battere qualche colpo, ma non è nemmeno fortunato. Prima Lucas Vasquez viene fermato da Onana, poi Bale appena entrato si ferma sul palo. Il primo tempo finisce quindi 0-2 per l'Ajax con grande sorpresa dei presenti, ma il punteggio poteva essere ben più ampio.
Nella ripresa i padroni di casa dimostrano un minimo di orgoglio, ma i tiri di Asensio e Benzema sono imprecisi. Al 63' invece, Tadic non perdona: si gira in un fazzoletto all'interno dell'area di rigore e fulmina tutti con un sinistro potentissimo che si infila esattamente all'incrocio dei pali. Il pubblico è indemoniato: fischia i giocatori del Real e quasi gli viene da applaudire quelli dell'Ajax, che stanno letteralmente dominando il 3 volte campione d'Europa in carica.
Asensio riesce ad accorciare le distanze, ma ben presto Schone ristabilisce la situazione: calcio di punizione beffardo da posizione defilata che scavalca il non incolpevole Courtois e chiude il match. 1-4 Ajax! Nel finale Zyiech avrebbe anche il pallone per rendere il tutto più amaro, ma se lo divora.
Al Bernabeu va in scena una serata di grazia per l'Ajax, un incubo invece per il Real. I Blancos escono così amaramente dalla Champions League dopo oltre 1000 giorni di successi europei.
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