A pochi giorni di distanza l'Inter ha battuto il Barcellona in Champions League qualificandosi alla finalissima di Monaco, mentre il Milan ha perso la finale di Coppa Italia contro i felsinei, decretando una stagione fallimentare. Un periodo da sogno per i tifosi interisti, ma il nostro Fabrizio Biasin ad Area Fritta ha cercato di analizzare la situazione in maniera oggettiva, mettendosi nei panni dei cugini.
Il Milan voleva nascondere la polvere sotto al tappeto
"Ricordo un mese fa quando Cruciani disse che sarebbero arrivati prima i cardinali a eleggere il Papa che il Milan a scegliere il direttore sportivo. Aveva ragione - esordisce ironizzando il giornalista di Libero che poi si fa più serio -. Loro (riferendosi ai dirigenti, ndr) dovrebbero ammettere la loro incompetenza. Non mi sembrano preoccupati del da farsi per tornare a vincere, piuttosto sono preoccupati del mantenere il loro posto, altrimenti il ds lo avrebbero preso 2 mesi fa iniziando a pianificare la prossima stagione con anticipo, dimostrando di aver imparato da questa stagione disastrosa. Pensavano che vincendo la Coppa Italia avrebbero nascosto la polvere sotto al tappeto. La gestione dei conti è stata ottima ma mi sembra che la proprietà americana se ne freghi di vincere ed è questo che fa imbestialire i tifosi. L'anno prossimo senza l'Europa rischi che giocatori importanti come Reijnders vadano via". Disamina che trova d'accordo Cruciani che auspica che al Milan cada qualche testa.
Il miracolo Bologna e il dramma Sampdoria
Biasin ha fatto dietrofront su Italiano: "Ammetto che prima ero tra quelli che lo criticavano perché secondo me quando ha perso le finali era anche colpa sua e i primi mesi a Bologna mi sembrava in grande difficoltà. Poi è arrivata la magia e devo fargli i complimenti, è stato molto bravo. Ha fatto una grande stagione senza Calafiori, Zirkzee e con Ferguson rientrato a Dicembre".
Chiosa finale sulla Sampdoria retrocessa in Serie C per la prima volta nella sua storia: "È stata abbandonata dal sistema: Ferrero ha lasciato una situazione drammatica e chi è arrivato dopo non ha capito nulla a livello di gestione e organizzazione. Permettere a un soggetto come Ferrero di diventare presidente di una squadra così importante dimostra che il sistema non funziona".
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