Arrivato alla Lazio per sostitutire Milinkovic-Savic, Daichi Kamada ha dimostrato tutte le sue qualità nella vittoria di Napoli. Tuttavia, i tifosi, hanno notato una stranezza, il giapponese infatti nelle prime uscite ufficiali stagionali ha sempre indossato maglie a maniche lunghe, a differenza degli altri calciatori. Una cosa insolita considerando le alte temperature che ci sono qui in Italia e alcuni hanno pensato che Kamada avesse fatto un errore di valutazione scegliendo quella tipologia di abbigliamento perché abituato alle temperature tedesche. Ma la ragione è un'altra.
Kamada, un Oliver Hutton per la Lazio
Alla sua presentazione la Lazio ha lanciato sui social un video di presentazione in cui spiccava un riferimento alla nota saga anime di Captain Tsubasa (noto in Italia come Holly e Benji). Difatti la sua storia non è molto lontana da quella del protagonista del cartone animato: cresciuto nelle giovanili dell'Osaka, arriva giovanissimo in Europa, infatti a 21 anni viene infatti acquistato dall'Eintracht Francoforte conquistando anche la convocazione nella nazionale del Sol Levante.
Con la maglia dell'Eintracht vince Coppa di Germania ed Europa League e nell'estate del 2023 la Lazio lo prende a parametro zero dopo un suo lungo flirt del Milan (che non ha potuto tesserarlo perché aveva esaurito gli slot da extracomunitario). Le prime uscite in biancoceleste non sono state proprio positive, contro Lecce e Genoa Kamada è apparso un pesce fuor d'acqua, non ancora integrato negli schemi di Sarri. Ma contro il Napoli qualcosa è cambiato: un suo gol fenomenale ha permesso ai biancocelesti di espugnare il Maradona e Sarri a fine partita l'ha elogiato.
Perché Kamada indossa la maglia a maniche lunghe?
Torniamo al quesito iniziale, la risposta è più strana di quello che si possa immaginare. Kamada non è né freddoloso, né settato sulle temperature tedesche, la scelta di giocare con le maniche lunghe è dettata dalla scaramanzia. Il giapponese è abituato a giocare così fin dall'inizio della sua carriera e quest'abitudine gli ha portato fortuna aiutandolo ad arrivare nel calcio che conta. Come faccia a non sudare l'acqua del battesimo resta comunque un mistero.