Gerard Piqué è finito sotto la lente d'ingrandimento della Real Federación Española de Fútbol (RFEF) a seguito del suo comportamento durante la partita tra Andorra e Mirandes. L'ex difensore del Barcellona, ora impegnato in veste di dirigente, potrebbe affrontare una lunga squalifica a causa delle sue intemperanze verbali nei confronti degli arbitri.
Alle radici del caos
Durante il concitato finale del match, svoltosi in un clima da "calcio di periferia", Piqué non ha saputo trattenere la sua frustrazione, esplodendo con insulti coloriti indirizzati ai direttori di gara. "Siete dei furfanti" e "figlio di p......" sarebbero solo alcuni degli epiteti riportati nel referto dal signor De Ena Wolf, che ha anche sottolineato l'intervento necessario delle forze dell'ordine per sedare gli animi.
Il ruolo della RFEF
La Federazione ha deciso di fare chiarezza avviando un procedimento disciplinare. Al momento, Piqué non è stato sanzionato, ma l'accusa di insulti e intimidazioni potrebbe costare al catalano fino a dodici giornate di squalifica, come previsto dagli articoli 99 e 100 del Codice Disciplinare. Nel mirino anche altri membri dello staff dell'Andorra, tra cui il direttore sportivo Jaume Nogués e il team manager Carles Manso, anch'essi protagonisti della tumultuosa vicenda.
Le possibili conseguenze
Oltre al rischio personale, un'eventuale sanzione potrebbe avere ripercussioni significative anche sul club. La sospensione di Piqué sarebbe un duro colpo per la gestione dell'Andorra, che si trova ora in un momento delicato della stagione. Nel frattempo, anche il magazziniere Daniel Soriano e l'allenatore dei portieri Daniel Ortiz sono stati coinvolti nella sanzione, sebbene in misura minore.