Uno stop che è andato oltre le previsioni: l'Atalanta è un avversario di livello e ostico da affrontare ma la Juventus non è mai stata in partita per almeno 60 minuti, sciogliendosi sotto i colpi dell'armata di Gasperini. Il risultato finale è stato 0-4 e i fischi del pubblico. Ma nella storia dei bianconeri, ci sono state anche altre importanti sconfitte che hanno lasciato il segno in negativo dalle parti della Continassa.
Incubo Wiener Sportklub
Nel ritorno del turno preliminare di Coppa Campioni, la Juventus affronta il Wiener Sportklub vincendo l'andata per 3-1. Al ritorno la Vecchia Signora fu travolta per 7-1 dicendo addio ai sogni di gloria europei. Una macchia ancora oggi indelebile.
Le disfatte italiane
Anche nei confini nazionali ci sono state sconfitte che hanno lasciato il segno. la prima è quel Pescara-Juventus terminata 5-1 nel 1992-1993 con gol, per il Pescara, di Massimiliano Allegri su rigore che diede il via alla goleada della squadra del Delfino. Nel 2013 i bianconeri cadono per 4-2 contro la Fiorentina al Franchi sotto la tripletta di un eroico Giuseppe Rossi e al gol di Joaquin. Nel 2011 arriva la sconfitta casalinga per 1-4 contro il Parma, mentre qualche anno prima, nel 2004, il poker giallorosso all'Olimpico con il celebre gesto di Totti. Nel 2023, anno dello scudetto del Napoli, i partenopei si impongono al Maradona per 5-1. Nonostante i tantissimi trofei vinti nella sua storia, per la Jventus esistono anche sconfitte dolorose.
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