Che giocatore era Hidetoshi Nakata? Arrivato in sordina al Perugia del vulcanico Gaucci, il fantasista giapponese stregò la città e la squadra umbra a suon di giocate. Poi il grande passaggio alla Roma dove contribuì alla vittoria dello scudetto numero 3 dei giallorossi. In patria divenne idolo dei tifosi e leader della nazionale giapponese con il quale giocò anche i Mondiali. A soli 29 anni, dopo un Giappone-Germania ai mondiali del 2006, Nakata decise di appendere gli scarpini al chiodo e a quanto pare il calcio non gli manca per niente.
"Il calcio non mi piaceva. Calciatore grazie a Holly e Benji"
Ai suoi tempi lo sport popolare in Giappone era il baseball e il calcio uno sport di secondo piano. Ma anche qui entrò a gamba tesa il cartone animato Holly e Benji che convince Nakata ad intraprendere la strada del calciatore. In un'intervista rilasciata al New York Times, Nakata ha spiegato: "Non sono un fan del calcio, ma mi piaceva giocare a calcio. Non allenare o commentare, per questo dopo il ritiro ho dovuto cercare un'altra passione. Ho giocato tutto il tempo per passione. I miei capelli? Cambiavo spesso colore per farmi notare".
Poi l'arrivo in Italia: "C'erano giocatori come Del Piero e Zidane, ma la maggior parte neanche li conoscevo, come la gran parte delle squadre del campionato. Così ho potuto concentrarmi solo sul mio gioco. I giapponesi sono ordinati, gli italiani vivono più "fai come ti pare". Ho deciso di giocare a calcio anche grazie a Captain Tsubasa (il nostro Holly)". Nakata a quanto pare ha vissuto con leggerezza la sua carriera da calciatore godendosi ogni istante senza alcuna pressione, cosa non da poco.
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