A volte in un minuto può succedere qualsiasi cosa: sembra strano ma pochi secondi, così intensi e concentrati, possono letteralmente cambiare interi destini, vite umane, possono dunque condizionare scelte e azioni. Nel cuore di tanti tifosi italiani, probabilmente, il tempo che trascorse tra il 120′ e il 121′ dei tempi supplementari di Germania-Italia fu letteralmente infinito. Poco prima gli Azzurri, dopo una partita gagliarda, avevano siglato il gol del vantaggio con Fabio Grosso. Un gol che avrebbe mandato tutti alla finale del Mondiale 2006. Ma c’era ancora altro tempo da giocare: quel vantaggio, appena acquisito, andava immediatamente difeso dall’ultimo e confuso assalto tedesco. Poi però l’Italia riparte subito in contropiede, prima con Cannavaro e poi con Gilardino. Ed è proprio al termine dell’azione che Alessandro Del Piero, attaccante della Juventus, subentra nell’azione per scrivere un grande pezzo di storia.
Del Piero quell’occasione così importante l’aspettava da anni. Divino come sempre nella Juventus, in Nazionale Alex viveva un pesante dualismo con l’amico Totti: o l’uno o l’altro, per la stampa era troppo ingombrante scegliere entrambi. Del Piero poi è stato sempre considerato uno dei capri espiatori più importanti dell’Italia, sin dai gol sbagliati contro Barthez nella finale di Euro 2000, con l’Italia in vantaggio e poi rimontata e battuta dai cugini francesi. Probabilmente, mentre sta per impattare il perfetto pallone lasciatogli da Gilardino, Del Piero pensa a tante cose: al gravissimo infortunio subito al ginocchio, alla capacità di essere messo sempre in discussione senza però perdere mai l’estro e la scienza, alla volontà di sbattere in faccia ai detrattori tutta la rabbia del mondo. Quando quello stesso pallone batte Lehmann e si infila in rete, la gioia è incontenibile. Del Piero ha segnato lo 0-2: adesso è certo, a Berlino ci andiamo noi.
La magia del Del Piero giocatore forse è stata proprio questa: sopperire alle difficoltà in ogni maniera possibile e colpire in maniera devastante, alla prima occasione utile. Il gol alla Germania è solo una parte infinitesimale della grande carriera che Del Piero ha vissuto. Ma forse, in quel piccolo e determinante istante, Pinturicchio aveva capito che più nessuno avrebbe osato metterlo in discussione. Perché sarebbe stato come mettere in discussione un Dio.
Buon compleanno, Alex Del Piero!