In un trofeo Tim di qualche anno fa abbiamo visto gli “shootout”. l’attaccante partiva da metà campo e sfidava in un 1 contro 1 il portiere. Per una formula che in pratica mutuava nel calcio, i rigori visti nell’hockey. Idiozia immediatamente abortita.
Qualcunopoi aveva, ignorando il loro aspetto tecnico, persino deciso di levarli del tutto i rigori. In alternativa avremmo visto calciatori stremati in stile campagna di Russia nella seconda guerra mondiale, trascinarsi fino al tanto agognato gol decisivo dopo 17 inutili e infiniti supplementari.
Ora Uefa e FA hanno proposto una nuova formula (ma fa così schifo quella di adesso? Boh). Invece di cambiare lo stile di calcio, si è deciso di cambiare l’ordine di esecuzione. Non più il classico “tiro io e poi tiri tu”, ma l’avveniristico A-B-B-A. Dopo il primo rigore, spazio a due esecuzioni consecutive per ogni squadra.
Cosa cambia? E chi lo sa. Dai piani alti di Uefa, che l’ha proposta nei campionati europei femminili, e FA dicono si tratti di una formula più accattivante, che lascia più spazio a rimonte e incertezza. La prima occasione seria per testarla è stata incarnata dal Community Shield 2017, vinto poco fa dall’Arsenal proprio ai calci di rigore.
E com’è andata? Nulla, il Chelsea ha sbagliato due rigori di fila e ha perso tirandone di fatto solo 3. Non è che magari è una bella cagata sto A-B-B-A?
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