La vittoria contro l'Inter sembrava poter sancire una svolta in una stagione fin qui piuttosto deludente, ma la batosta rimediata in Olanda contro il Psv, costata l'eliminazione ai playoff di Champions League, ha fatto rimpiombare la Juventus nel baratro.
Un disastro, quello bianconero, sotto gli occhi di tutti: centinaia di milioni spesi sul mercato per ritrovarsi già fuori dall'Europa, eliminati in semifinale di Supercoppa Italiana, aggrappati al quarto posto in classifica di Serie A e ai quarti di finale di Coppa Italia. Poco, troppo poco per considerare sufficiente una stagione partita con ben altre aspettative. E adesso iniziano i processi, e ad emergere anche i mormorii (veri o presunti tali), provenienti dallo spogliatoio.
Il Corriere della Sera, nella sua edizione odierna, ha parlato di giocatori perplessi riguardo Thiago Motta, e delusi anche dalla mancanza di figura chiave in società.
Spifferi dallo spogliatoio della Juventus
Dopo l'eliminazione dalla Champions League, oltre alla Coppa Italia, alla Juventus non resta che provare ad agguantare quel quarto posto che significherebbe ancora qualificazione alla massima competizione europea per club. Se non si centrasse nemmeno questo obiettivo il fallimento sarebbe totale, e difficilmente Thiago Motta verrebbe riconfermato in panchina (e con lui Giuntoli).
Adesso emergono anche malumori interni allo spogliatoio bianconero, e a riferirli è il Corriere della Sera in un articolo a firma Massimiliano Nerozzi.
Scrive il CorSera:
Oltre alla tattica, c’è una gestione del gruppo che, ad alcuni, può sembrare vagamente naif, al di là della differente visione dopo la sconfitta in Olanda, tra Manuel Locatelli ('Abbiamo buttato via la qualificazione') e il tecnico ('Non abbiamo buttato via nulla'). A tratti, pare quasi una questione di empatia, con lo spogliatoio. Danilo, che pure pensa che Thiago sia un ottimo allenatore, era perplesso sulle modalità comunicative scelte, mica solo nei suoi confronti. Da qui, impressioni, tra gli stessi giocatori, che sono zenith e nadir: 'Per certe intuizioni pensi possa essere il nuovo Guardiola'; e 'a volte non sai mai cosa aspettarti, anche per la formazione che farà giocare'.
Altra sirena, da un pezzo di spogliatoio: 'manca una figura «alla Agnelli', presente e non solo presidente (o ad). Impossibile però lo possano essere Ferrero e Scanavino, chiamati a ristrutturare la contabilità: che è poi quella che deciderà il futuro, di tutti.
Che siano vere o meno queste indiscrezioni, è chiaro che la situazione in casa Juve non è delle migliori, e ora serve necessariamente il cambio di marcia: alla Continassa ormai sono tutti in bilico e se non arriverà il pass per la Champions allora sarà rivoluzione.
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